Buona giornata alle mie 11 lettrici, oggi come “gene della salute” vi racconto di una bella ragazza che si era recata al Centro per dei dolori………continua a leggere potrebbe interessarti! – i dolori lamentati dalla ragazza riguardavano la difficoltà con intenso fastidio nel momento dell’introduzione durante l’atto sessuale…. come mai in un momento che dovrebbe essere il massimo del piacere, si sente con prepotenza un dolore acuto? Si tratta della “VULVODINIA o VESTIBOLITE “.
La vulvodinia è definibile come un disturbo dei genitali esterni femminili, caratterizzato da labbra vaginali gonfie, irritazione, dolore durante i rapporti e bruciore dopo i rapporti, in assenza di rilevanti segni obiettivi durante la visita ginecologica. La forma di vulvodinia più frequente, che interessa l'80% dei casi, è quella localizzata al vestibolo vaginale, definita vestibolite vulvare o vestibolodinia.
È una condizione molto diffusa, ma anche molto taciuta dalle stesse donne, per imbarazzo o per sfiducia nell'aver tentato diversi approcci terapeutici non andati a buon fine. Molti tra gli stessi ginecologi hanno ancora le idee confuse in merito e molto spesso il problema è affrontato nel modo sbagliato con le proprie pazienti.
La vulvodinia (o vulvo vestibolite non risponde facilmente ad una terapia farmacologica, cosa che è tipica di tutte le sindromi di dolore neuropatico. Con l’associazione di più elementi, comunque, la maggior parte delle pazienti ottiene miglioramenti apprezzabili del dolore sessuale e, di frequente, la guarigione. Il buon risultato che si ottiene associando antidepressivi triciclici, farmaci topici Radiofrequenza e interventi di terapia sessuale comportamentale con la terapia fisica agisce sul dolore vulvare ma può non avere alcun effetto sulla vita sessuale della coppia che era stata bloccata dalla vulvodinia.
“E con il mio partner non riesco ad avere rapporti lo devo fermare perché il dolore e molto forte ciò vuol dire che il dolore vulvare alla penetrazione sessuale, con le sue caratteristiche di bruciore e pressione, è la causa per cui la coppia smette di fare sesso. Con i farmaci e la terapia sessuale comportamentale la vulvodinia (o vulvo vestibolite) viene debellata ma la vita sessuale non riprende. Il motivo principale è che il dolore ai rapporti sessuali senza causa apparente ha creato un distacco emotivo tra i due partner.
Si può curare?
Assolutamente si tra le tante risoluzioni c’è la radiofrequenza del pavimento pelvico.
La radiofrequenza è una terapia cellulare attiva utilizzata in riabilitazione da svariati anni.
I principali effetti terapeutici della radiofrequenza sono i seguenti:
• biostimolazione, ossia la rigenerazione di tessuti danneggiati e/o deficitari
• vascolarizzazione dei tessuti sia muscolari che connettivali, ottimale per migliorare l’idratazione e la funzionalità attiva dei tessuti
• miorilassante, ottimale per risolvere contratture e riportare alla corretta funzionalità muscolare.
La radiofrequenza è una possibilità terapeutica sicura ed efficace; è fondamentale però che venga utilizzata all’interno di un piano terapeutico specifico e personalizzato sul paziente da medici o personale adeguatamente formati nell’utilizzo della tecnologia. La radiofrequenza stimola il tessuto sfruttando il principio fisico della trasformazione di onde elettromagnetiche in calore; ciò ripristina il potenziale energetico della membrana cellulare, stimolando la produzione di collagene ed aumentando l’efficacia contrattile dei muscoli.
All’interno del Centro AMBRA ci avvaliamo di PLUMGYN, una tecnologia d’avanguardia, con percorsi formativi specifici e di altissimo livello.
• Secchezza vaginale
• Prurito vulvare
• lichen vulvare
• Bruciori vulvo-vaginali
• Dispareunia
• Distrofie bulbari iperplastiche, atrofiche e miste
• Craurosi vulvare
• Dischieratosi
“Mi scusi e per facilitare la ripresa della vita sessuale?
A questo scopo si può usare un intervento di terapia sessuale comportamentale specificamente studiato per promuovere l’intimità della coppia. Sono gli esercizi di focalizzazione sensoriale, o di piacere, che servono per facilitare la ripresa di un contatto fisico intimo e consistono in una serie di carezze che vengono prescritte alla coppia con una modalità “progressiva”. Sono gli esercizi di focalizzazione sensoriale, o di piacere, che servono per facilitare la ripresa di un contatto fisico intimo e consistono in una serie di carezze che vengono prescritte alla coppia con una modalità “progressiva”.
Ragazze e Signore leggete questo articolo, ci vogliono pochi secondi, ma potrebbero esservi utile per svoltare e riprendervi la vostra sessualità sospesa.
Ciao il vostro umile “genio della salute”